( Alessandra Giorda) Dopo l’esito di Nabucco che mandò il pubblico in delirio, nell’autunno del 1842 Verdi si mise al lavoro dell’opera I Lombardi alla prima crociata che era destinata ad essere rappresentata per il Carnevale del 1843. Anche per quest’opera il Cigno di Busseto ricorse al librettista Temistocle Solera. I Lombardi alla prima crociata, dramma lirico in quattro atti, si riferisce ai Lombardi che avevano marciato per liberare Jerusalem dai saraceni.
Tale opera vide la luce l’11 Febbraio del 1843 al Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione del primo violino Eugenio Cavallini e fu la prima opera di Verdi ad essere rappresentata a New York ed a San Pietroburgo.
Al Teatro Regio di Torino erano ben 92 anni che non veniva più messa in scena. Che dire? Geniale averla inserita nella Stagione 2017/2018. Un cast internazionale eccellente consacra il successo della quarta opera di Verdi sotto la Mole nella una nuova produzione realizzata con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège.
Stravincono il soprano Angela Meade, il M° Michele Mariotti, il Coro ed il tenore Francesco Meli.
Un gradito ritorno per il soprano statunitense che già aveva lavorato con il Teatro Regio nel 2016 ai prestigiosi Stresa Festival, all’Edimburgh International Festival….oltre che nel 2014 con il Guglielmo Tell.
La sua voce, che la conferma un soprano lirico pieno e con un’ottima tecnica, ha raccolto successi di pubblico e critica. La Meade si è perfettamente calata nel ruolo rendendo la sua Giselda vera. Da sottolineare l’attenzione avuta, in ogni minimo particolare anche nella recitazione tanto che gli spettatori l’hanno ripagata con una spontanea ovazione, oltre ai numerosi commenti positivi tra i quali: “ ha una voce che fa sognare” .
La direzione d’orchestra affidata al M° Michele Mariotti, esperto del repertorio belcantistico, è stata strepitosa. Ha lavorato con il cast ponendo l’attenzione per il colore e per il fraseggio. E’ dotato di grande sensibilità musicale e raffinato esperto di voci. Infatti è ritenuto uno dei direttori d’orchestra più lodevoli ed apprezzati. Un debutto che lascia senza dubbio il segno e che il popolo sabaudo attende di rivederlo al Teatro Regio. Nell’intervallo molti i commenti dei presenti sul M°Mariotti :“ stupefacente, coinvolgente, meraviglioso…”
Grande protagonista di quest’opera è il Coro che ha regalato momenti indimenticabili durante lo svolgimento dell’opera. Già nel I Atto, con Oh nobile esempio! getta le basi per un prosieguo che man mano si fa sempre più interessante e piacevole all’ascolto. Sulle note “ O Signore, dal tetto natio” è stato eccelso. Si tratta di un passaggio di una delicata melodia ed effetto studiato, dal momento che Verdi ha cercato di ripetere il successo del “Va pensiero” nel Nabucco. Encomio anche al M° Andrea Secchi che ha svolto un lavoro privo di pecche con il Coro del Teatro Regio.